MONTECALVO IRPINO  (AV) - Cosa ci fanno quattro donne di  Montecalvo Irpino, in una delle immagini del 1955 presenti nell’inserto di Repubblica  “La Domenica” del  16 novembre 2008? Probabilmente qualche lettore di Montecalvo,  quel giorno,  acquistando  il giornale in edicola, neanche si accorse della foto; mettiamo il caso che l’immagine gli sia passata sotto il naso: credete che abbia pensato ai nomi di quelle persone o al perché della pubblicazione di tale immagine in quel contesto? Pensate che abbia riconosciuto, in quella foto, Libera Gruosso (Murante), Angela Paduano (Tagliacòccia),  Rosa Di Maggio, Giuseppina Iannone (Pippinèlla Vintidóji)?  È opportuno partire da questo interrogativo, per capire quanto poco si conosca della nostra storia montecalvese più o meno recente. Se poi consideriamo che quella foto è materia di studio per i maggiori ricercatori di musica etnica di tutto il mondo... possiamo immaginare la portata di quel documento. Nell’inserto in questione si parla di Alan Lomax, del suo passaggio in Italia e della sua pubblicazione

“L’anno più felice della mia vita – Un viaggio in Italia: 1954-1955” , edita da “Il Saggiatore S.p.A. – Milano, 2008”  L'articolo è in linea qui.   Alan Lomax è considerato,  a ragione,  il più grande etnomusicologo,  raccoglitore – collezionista  di canti e suoni al mondo. Basta digitare il suo nome su Google per vedere scorrere centinaia di articoli. Ora, immaginate per un attimo il lavoro di ricerca del maestro Roberto De Simone (anche lui ha svolto ricerche a Montecalvo, come nel caso dei canti registrati in contrada Frascino e, più precisamente, in casa di Felice Cristino “zi’Filìci Pannucciéddru” ); moltiplicate per cento il tutto ed avrete un’idea dell’attività di Alan Lomax: il più grande ricercatore di musica popolare di tutti i tempi. Un personaggio a dir poco straordinario, considerando l’epoca in cui ha operato. Venne a Montecalvo Irpino nel gennaio del 1955, effettuando le registrazioni al piano superiore della Casa comunale.  Alan Lomax, tra l’altro anche ottimo fotografo, scattò decine di fotografie. Le foto e le registrazioni dei canti sono conservate presso l' Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma e presso gli Alan Lomax Archives  - Association for Cultural Equity di New York. Nei video che seguono, vi proponiamo i due  canti registrati a Montecalvo: "Serenata montecalvese" e “Levete, levete bella ‘nzora”. A proposito di “Levete, levete bella ‘nzora”, brano conosciuto anche  come "Serenata allo sposo" , lo scrittore – divulgatore storico Angelo Siciliano scrive: L'ho ascoltato e anche questo è un frammento, come la “Serenata montecalvese". Il titolo vero è "Lèviti veli e fiori" (da me registrato nel 2006 nell’esecuzione in duetto di Annunziata De Furia con la sua comare della Malvizza, Francesca Albarella)" ed è un invito alla sposa a spogliarsi. Questo è il secondo canto montecalvese archiviato a S. Cecilia. Se non ve ne sono altri,  dato che è registrato come "Serenata allo sposo", il titolo potrebbe essere interpretato così: alla fine della faticosa giornata dello sposalizio, i parenti accompagnavano gli sposi alla loro casa e, giunti davanti all'ingresso, cantavano questo canto e, dato che era a favore dello sposo, da questo deriva forse il titolo con il quale è stato archiviato. Personalmente sono rimasto affascinato ed emozionato dalla storia di questo menestrello americano, venuto da noi per preservare le fonti originali su cui poggia la nostra cultura orale. Ringrazio di vero cuore chi mi ha aiutato nella ricerca: Antonio Cardillo, Alfonso Caccese('58), Wanda Pappano (figlia della cantatrice e coordinatrice  Libera Gruosso "Murante"), Pompilio Lanza, Mario Tulimieri, Romano Iorillo, Speranza Corvino, il prof. Alfonso De Cristofaro, l’ing. Antonio De Cristofaro, e tanti altri.

 
Tutto è nato da una foto del Lomax pubblicata sul social network Facebook da Luigi D’Agnese, presidente del Museo Civico Etnomusicale di Montemarano. Luigi D’Agnese, pubblicando la foto,  aveva incoraggiato  i partecipanti al dibattito a fare una ricerca sul campo sul tema del lavoro svolto dal  Lomax a Montecalvo Irpino. L’appello fu raccolto da Angelo Siciliano, il quale, a sua volta, per via della lontananza da Montecalvo, incaricò chi scrive di un approfondimento.
Intanto, a dire il vero, l’argomento era già noto sia al Siciliano che al giornalista - scrittore Mario Aucelli. Difatti,  il tema verrà trattato con più minuziosa cura di particolari nelle prossime pubblicazioni di Angelo Siciliano e di Mario Aucelli. Quest’ultimo lo tratterà nella collana  “La memoria restituita”, di cui è già stato pubblicato il primo volume dal titolo “Dal fascismo ai commissari civici – Il ventennio a Montecalvo Irpino”. Le foto  , in questo articolo, sono state gentilmente concesse per l'uso da Luigi D'Agnese e come per i brani musicali , i diritti, sono dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma e dell' Alan Lomax Archives -Association for Cultural Equity - New York. Qui , di seguito, le persone che presero parte alle registrazioni del Lomax a Montecalvo Irpino. A causa di un furto dei suoi quaderni  a Caggiano , nel salernitano , il Lomax, perse tutti i suoi appunti , per questo,  ancora adesso, le foto nel catalogo dell' Accademia di Santa Cecilia sono state erroneamente attribuite alle registrazione del Lomax che realizzò a Montemarano. Questa imprecisione persiste ovunque nel mondo c'è un archivio Lomax, tra l'altro anche nella pubblicazione "L'anno più felice della mia vita. Un viaggio in Italia". A tal proposito Luigi D'Agnese, presidente del Museo Civico Etnomusicale di Montemarano, precisa:
Ci sono tantissime inesattezze nella ricerca messa a fuoco negli ultimi periodi, cose che ho dovuto scoprire io su parecchie foto.
Come , per esempio,  quelle di Montemarano e quelle di Montecalvo, perchè tutte immischiate nelle ricerche sulla Campania...e parecchie , comprese quelle vostre,  si trovano in riferimento a Montemarano.
Guardando un opuscolo , che pubblicava l'amato amico scomparso Carmine Palatucci, “ Lo Brigante” scoprii che tante foto  riguardavano Montecalvo.
Quindi, non è che a me hanno detto queste sono le foto di: Montemarano, Montecalvo, Sant'Andrea e Mercogliano.
L’ ho scoperte tutte io... anche perchè nella prima catalogazione dell'archivi di Santa Cecilia...AA:VV.,Catalogo Sommario delle Registrazioni 1948-1962.
Il Centro Internazionale per la Musica Tradizionale Liturgica. Costituzione, scopi, Fonoteca, Istituto Grafico Tiberino, Roma (1963)...riporta tutte le località di ricerca svolte dal 1940 in poi in Italia...per cui pure quelle di Lomax-Carpitella e le sbaglia a decifrare i luoghi di ricerca, poi aggiornati con più precisione in seguito,  dove , caso Montemarano,  fa riferimento a paesi come: Montemurlano, S.Mariano di Avellino e Montemarino. Ho scoperto che tutte quelle reg. fanno parte di un solo paese e cioè:Montemarano...come pure le foto su Montemarano dal libro: “L'Anno più Felice della mia vita”....
Qui, di seguito, i nomi delle persone che presero parte alle registrazioni del Lomax a Montecalvo Irpino:
Nome: Angela Paduano
Soprannome : ' Giulina Tagliacocce
 
  Nome: Rosa Di Maggio
Soprannome : Rosa Di Maggio
  Nome: Libera Gruosso
Soprannome : Libera Murante
 
  Nome: Giuseppina Iannone
Soprannome : Pippinèlla Vintidóji
  Nome: Speranza Giammito
Soprannome : Speranza Sciabuléssa
  Nome: Giuseppa Iannone
Soprannome : Giuseppa Di Ciorla
  Nome: Filomena Santosuosso
Soprannome : Filumena Minilìccu
   
  Nome: Racioppi Viola
Soprannome : 
 
  Nome: Narra Teresa o Antonietta
Soprannome : 
  Nome: 
Soprannome : 

  Nome: Giammito Silvio
Soprannome : Tammùrru o "Frimmùcidu 
  Nome: Iorillo Domenico
Soprannome : Mincuccio Malannata      
A causa di un furto dei suoi quaderni a Caggiano, nel salernitano, il Lomax perse tutti i suoi appunti. Per questo, probabilmente, ancora oggi, le foto di Montecalvo esposte nella sede della fondazione Lomax, Cultural Equity, sono state erroneamente attribuite alle registrazioni realizzate dal Lomax a Montemarano. Questa imprecisione persiste ovunque vi siano scritti su Lomax, compresa la pubblicazione "L'anno più felice della mia vita - Un viaggio in Italia". A tal proposito Luigi D'Agnese, precisa: Ci sono tantissime inesattezze nella ricerca operata negli ultimi periodi; molti dettagli li ho desunti dall'analisi di numerosi reperti fotografici; come, ad esempio, le immagini di Montemarano e quelle di Montecalvo, tutte evidentemente legate alle ricerche sulla Campania. Comprese quelle vostre, ove si trovano riferimenti diretti a Montemarano... Guardando un opuscolo pubblicato dal caro amico, purtroppo scomparso, Carmine Palatucci (detto "Lo brigante"), scoprii che tante foto riguardavano Montecalvo. Non avevo riferimenti esterni in base ai quali affermare che si trattasse di immagini ambientate a Montemarano, Montecalvo, Sant'Andrea e Mercogliano. Ma, come dicevo, l'ho desunto dall’analisi dei vari reperti... Anche perché nella prima catalogazione dell'archivio di Santa Cecilia (AA.VV.,Catalogo sommario delle registrazioni 1948-1962. Il Centro internazionale per la musica tradizionale liturgica. Costituzione, scopi, fonoteca, Istituto Grafico Tiberino, Roma -1963) sono riportate tutte le località interessate dalla ricerca svolta dal 1940 in poi in Italia...Ovviamente anche quelle di Lomax-Carpitella, nelle quali sono stati erroneamente desunti i siti interessati, poi successivamente individuati con maggiore precisione.

Sulle tracce della memoria, sulle tracce di Alan Lomax. Annunziata De Furia, ricanta i due brani registrati a Montecalvo Irpino dall'etnomusicologo nel 1955: "Serenata montecalvese" , " Leviti leviti veli e fiori", 
 
 
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